…L’ADOLESCENZA E’ DANZA!…
E poi ti capitano quelle lezioni in cui ragazze dai 14 ai 17 anni iniziano a chiederti:
– Oggi sono venuta a danza anche perché ho bisogno di parlare con te, sono in crisi perché l’anno prossimo non so quale università scegliere…cosa mi consigli?
Così un’altra ragazza sentendo la compagna, si fa forza e chiede
– Ho appena cambiato scuola, mi sembra tutto così difficile…cosa devo fare?
E si conclude più banalmente ma che tale domanda può nascondere un mondo dietro
– Sono stata invitata ad una festa. Ci sono persone più grandi me..cosa posso mettermi?
Così ti rimane solo una cosa da fare. Ti fermi, ti siedi e le ascolti…ogni tanto puoi concedere 30 minuti di chiacchiera. Perché spesso ci si dimentica che la danza, oltre ad essere fisica e corporea, coinvolge anche i pensieri, comportamenti, emozioni e relazioni.
Uno dei suoi pregi infatti è quello di essere una disciplina completa che coinvolge corpo mente e anima. Di conseguenza tutti gli aspetti dell’apprendimento della danza si sovrappongono fra loro. Quando si danza è l’individuo nella sua interezza a essere impegnato e, quindi, le scelte che si effettuano nella danza riflettono la propria personalità.
Inoltre, soprattutto nell’adolescenza i genitori smettono di essere un modello fondamentale e i ragazzi si confrontano con gli adulti esterni alla famiglia.
L’insegnante di danza riveste un ruolo particolare nella vita dei propri allievi. Contribuisce a influenzare numerosi ambiti dello sviluppo compresi il benessere fisico, mentale, sociale ed emotivo.
La danza, o meglio le lezioni di danza, diventano così per l’adolescente, se ascoltato e seguito, un ottimo rimedio contro la depressione e lo stress migliorando drasticamente l’autostima.
Bisogna sempre ricordarlo: UN INSEGNANTE DI DANZA E ANCHE UN EDUCATORE perché la danza ha una valenza profondamente educativa, se affrontata e gestita in maniera sana ed equilibrata.